Nell’ambito della preparazione delle superfici metalliche al trattamento di zincatura, il decapaggio è la fase che segue la sgrassatura.

Solo dopo aver rimosso grassi, olii e altri contaminanti dalla superficie, si procede a rimuovere ossidi, ruggine e altre impurità che potrebbero essere presenti sulla superficie.

Questa fase, nota come “decapaggio”, avviene per immersione in soluzioni acide.

Nel decapaggio in acido cloridrico (HCl), l’acido reagisce con l’ossido presente sulla superficie del metallo, rimuovendolo e preparando così la superficie per trattamenti successivi.

La reazione chimica tra l’acido cloridrico (HCl) e il ferro ossidato (arrugginito) produce cloruro ferrico (FeCl3) e acqua (H2O) come prodotti.

Il cloruro ferrico forma una soluzione colorata (arancione/marrone/giallastra) e può essere risciacquato mediante lavaggio in quanto solubile in acqua, lasciando una superficie di ferro pulita e pronta per le fasi successive.

Oltre alla formazione di cloruro ferrico, nella reazione chimica che avviene dall’immersione di metallo in soluzioni di acido cloridrico, si verifica anche la formazione di idrogeno gassoso.

Questa reazione genera effervescenza e l’idrogeno formatosi può penetrare e diffondersi nella struttura del ferro. La diffusione interna di questo gas, può causare fragilità e aumentare il rischio di fratture.

Per prevenire o ridurre il rischio di infragilimento da idrogeno dopo il decapaggio in acido cloridrico, esistono precauzioni come l’aggiunta di additivi tensioattivi alla soluzione, per limitare la penetrazione del gas nella struttura del ferro e/o l’esecuzione di trattamenti termici (deidrogenazione).