Viaggio dentro al processo di zincatura elettrolitica.
Un corretto ed efficace rivestimento di zincatura è un vero e proprio viaggio fatto di tappe propedeutiche e fondamentali. Per garantire un corretto rivestimento di zincatura è necessario partire da superfici pulite, prive di olii/grassi, di ossidazioni e residui di lavorazioni precedenti.
1° tappa: la sgrassatura chimica
Nel processo di rivestimento di zincatura, la sgrassatura chimica rappresenta la prima fase cruciale.
Questo procedimento coinvolge l’immersione del materiale in una soluzione alcalina a base di soda caustica e tensioattivi. La soda caustica (idrossido di sodio –NaOH) reagisce con gli oli e i grassi presenti sulla superficie attraverso una reazione di saponificazione.
Parallelamente, i tensioattivi sono molecole che hanno una testa idrofila (affinità per l’acqua) e una coda idrofoba (repulsione per l’acqua e affinità ai grassi – lipofila) e svolgono un ruolo coreografico fondamentale.
In soluzione, questi agenti possono organizzarsi spontaneamente in micelle, strutture sferiche o cilindriche in cui le teste idrofile si orientano verso l’esterno in contatto con l’acqua, mentre le code idrofobe si trovano all’interno, circondando sostanze non solubili come, appunto, grassi e oli rimossi poi nella fase di risciacquo.
Questo processo rappresenta il primo passo nella preparazione del materiale, sottolineando l’importanza della sgrassatura chimica nella rimozione efficace di impurità superficiali.